English version

STATUTE

Jacquard of Living (J.) presents itself as an online magazine, a multidisciplinary digital platform interested in discussing issues related to the world of architecture, through the tool of the 17 Sustainable Development Goals promoted by Agenda 2030. Highlighting the close relationship that architecture establishes with other disciplines, J. examines the relationship between society, its inhabitants and the territories in which they live. Our vision is intentionally multidisciplinary, proposing through calls, contests, events, collaborations, activities and thematic boards, the creation of a virtual agora. Through the use of architectural themes as a starting point, J. wants to suggest considerations in order to identify and share concrete proposals and solutions for a more equal, inclusive and sustainable society. The proposed themes, which affect and influence opinions in a horizontal way, can however be explored by different disciplines in a distinct way, highlighting multiple points of view, sometimes new, sometimes unexpected. J. emphasises the correspondence between citizens and society, trying to give a voice to young professionals in Europe.

.THE PROJECT

J. intends to underline how architecture is a wide, complex discipline structured in several phases, within which it is possible to both influence and be influenced by the disciplines orbiting around it. Architecture, in fact, a subject halfway between science and humanitas, is already by its very nature aimed both at dialectics and disciplinary complementarity. More simply, architecture lives in relation with society, changing according to its needs. At the same time society is influenced by architectural design, which defines its boundaries and representations. For this reason, we felt it was essential to put J.’s roots in architecture, so that from these roots can born the fruit of comparison with other disciplines, with other professionals. 

As well as deliberately questioning the classic approach to architectural design, in favour of a transversal, multidisciplinary method, J.’s aim is to create greater awareness of sustainability issues, as proposed by Agenda 2030, which with its 17 Sustainable Development Goals (i.e. Goal) is the compass for orientation towards goals that closely affect the future of today’s young people. By showing the potential inherent in Agenda 2030, we support the relationship that is established between different themes related to different professions. By identifying systemic solutions starting from the needs of territories and communities, the aim is therefore to propose interdisciplinary, digital and physical “situations” of dialogue. J. is the promoter of synergies between different actors in our society, with different backgrounds, studies, professions and attitudes. We believe, in fact, that multidisciplinarity and a dialogue as inclusive as possible are the right way to face the great challenges of the future. 

It is not by chance that J. addresses a European audience of young professionals, under 35, who are convinced that the future of a United Europe is up to them. With the desire to be a part of a larger reality and part of a network of young people who share the same goal, J. proposes himself as a catalyser of ideas, debate and collaboration between professionals from all over Europe. Responsible of the future, the young Europeans can find in J. a fertile ground where, through architecture, the sustainable goals are more easily reached, thanks to an inclusive approach. For this purpose, J. offers all its contents in English.

Cities, municipalities and territories are at the heart of Agenda 2030. Architecture, in this sense, has the extraordinary challenge of creating solutions in social contexts that can allow sustainable development of territories, communities and people living in them, without discrimination and prejudice. It is therefore necessary to identify new solutions and to promote concretely a model of thinking, designing and looking at reality with global, multidisciplinary, shared, integrated vision, in order to transform possible future solutions into reality.  

Italian version

STATUTO

Jacquard of Living (J.) si presenta come una rivista online, una piattaforma digitale multidisciplinare interessata a trattare tematiche legate al mondo dell’architettura, tramite lo strumento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dall’Agenda 2030. Evidenziando la stretta relazione che l’architettura instaura con le altre discipline,  J. esamina il rapporto tra società, individui che la compongono e i territori in cui abitano. La sua vision è volutamente di tipo multidisciplinare, proponendo tramite call, contest, eventi, collaborazioni, attività e bacheche tematiche, la formazione di un’agorà virtuale. Attraverso l’uso di temi di architettura come punto di partenza, J. vuole suggerire spunti di riflessione per individuare e condividere proposte e soluzioni concrete, per una società più equa, inclusiva e sostenibile. I temi proposti, che colpiscono e influenzano le opinioni in maniera orizzontale, possono però essere approfonditi da diverse discipline in maniera distinta, mettendo in evidenza molteplici punti di vista talvolta nuovi, talvolta imprevisti. J. evidenzia la corrispondenza tra cittadini e società, cercando di dare voce ai giovani professionisti d’Europa.

.IL PROGETTO

J. intende sottolineare come l’architettura sia una disciplina ampia, complessa e strutturata in più fasi, all’interno delle quali è possibile sia influenzare che farsi influenzare dalle discipline orbitanti intorno a lei. L’architettura infatti, materia a metà tra scienza e humanitas, è già per sua natura tesa alla dialettica e alla complementarietà disciplinare. Più semplicemente l’architettura vive in funzione della società e cambia secondo le esigenze della stessa. Allo stesso tempo la società è influenzata dal progetto architettonico, che ne definisce i confini e le rappresentazioni. Per questo motivo, abbiamo ritenuto fondamentale porre le radici di J. nell’architettura, affinché da tali radici possa nascere il frutto del confronto con altre discipline, con altri professionisti. 

Oltre a voler volutamente mettere in discussione il classico approccio alla progettazione architettonica, a favore di un metodo trasversale e multidisciplinare, J. ha lo scopo di creare maggiore consapevolezza attorno ai temi della sostenibilità, come proposto dall’Agenda 2030, che con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (i.e. Goal) è la bussola per orientarsi verso traguardi che riguardano da vicinissimo il futuro dei giovani di oggi. Mostrando le potenzialità insite nell’Agenda 2030, sosteniamo la relazione che si instaura tra tematiche legate a temi differenti riguardanti le varie professioni. Individuando soluzioni sistemiche a partire dalle esigenze dei territori e delle comunità, la finalità è quindi quella di proporre “situazioni” di dialogo interdisciplinari, digitali e fisiche. J. è il mezzo promotore di sinergie tra attori diversi della società, con background, studi, professioni e attitudini diverse. Crediamo, infatti, che la multidisciplinarietà e un dialogo il più possibile inclusivo siano il modo corretto per affrontare le grandi sfide del futuro. 

J. non a caso si rivolge ad un pubblico Europeo di giovani professionisti, under 35, convinti che il futuro dell’Europa unita sia compito loro. Con la volontà di poter essere un ingranaggio che fa parte di una realtà più ampia, che possa far parte di un network di giovani accomunati dallo stesso obiettivo, J. si propone come catalizzatore di idee, confronto e collaborazione tra professionisti provenienti da tutta Europa. Responsabili del futuro, i giovani europei possono trovare in J. un terreno fertile dove, per mezzo dell’architettura, gli obiettivi di sviluppo sostenibile risultano più facilmente raggiungibili, grazie ad un approccio inclusivo. A tal fine, J. offre contenuti interamente in lingua inglese.

Le città, i comuni e i territori sono al centro dell’Agenda 2030. L’architettura, in tal senso, ha il compito straordinario di realizzare soluzioni in contesti sociali che permettano uno sviluppo sostenibile dei territori, delle comunità e delle persone che le abitano, senza discriminazioni e pregiudizi. Occorre quindi quanto prima individuare soluzioni nuove, promuovere concretamente un modello di pensare, progettare e guardare alla realtà con uno sguardo di insieme, multidisciplinare, condiviso, integrato, per trasformare soluzioni future possibili in realtà.